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Reazione negativa delle Borse asiatiche al ritiro, venerdì, del provvedimento voluto dal presidente americano Donald Trump per abolire la riforma sanitaria ribattezzata Obamacare
TOKYO - Lo stop, legato alla mancanza di voti al Congresso, fa temere i mercati, perché mette in dubbio la capacità della Casa Bianca di portare avanti gli annunciati provvedimenti economici. Nonostante Wall Street venerdì abbia chiuso contrastata, stamani la Borsa di Tokyo ha terminato le contrattazioni in deciso ribasso. L'indice Nikkei ha ceduto l'1,44% a quota 19.985, con una perdita di 276 punti.
Sul fronte valutario lo yen si è rafforzato ai massimi in quattro mesi sul dollaro, a quota 110,30, e a un valore di 119,60 al cambio con l'euro.
Deboli gli indici cinesi: lo Shanghai Composite è sulla parità a 3.268 punti, mentre lo Shenzhen Composite cede lo 0,2% a 2042 punti. Perde mezzo punto percentuale la Borsa di Hong Kong, che viaggia attorno ai 24.200 punti.
Intanto, uno stallo del programma di politiche economiche dell'amministrazione Trump spinge il prezzo dell'oro, bene rifugio per eccellenza. Il metallo con consegna immediata beneficia così della contrazione dei listini e guadagna l'1,2% salendo a quota 1258 dollari l'oncia.
