Stipendi e compensi elevati avrebbero reso i professionisti più quotati abbastanza ricchi da lasciare un posto sicuro
MOUNTAIN VIEW - È il miglior datore di lavoro al mondo: eppure Google perde la sua gente per strada. Abbandonata dai professionisti più quotati, punita per una sola colpa: averli pagati bene. Anzi, troppo.
Uno scherzo? Un paradosso, semmai: ma tutto vero. Il denaro accumulato con gli anni avrebbe infatti consentito ai dipendenti di farsi beffe di un posto di bello e sicuro, alla ricerca di nuove sfide e opportunità. Il tutto grazie a un sistema per la regolazione dei compensi quantomeno inusuale, introdotto nel 2010 assieme al progetto dell'auto che si guida da sé.
Per incentivare i lavoratori a dedicarvisi anima e corpo, coì da primeggiare sul mercato, Google avrebbe ideato un sistema per andare oltre lo stipendio pattuito e commisurare bonus e premi ai progressi compiuti. Non è dato sapere quanto questa iniziativa sia costata esattamente: di sicuro c'è che, specie nel 2016, sono aumentate le partenze fra il personale impiegato nella divisione “self-driving car”.
Forse anche per l'insoddisfazione, la frustrazione derivata dall'aver lavorato a qualcosa che, adesso, ha troppa concorrenza. Ma, è pronta a giurare perfino l'agenzia Bloomberg, non solo.