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SVIZZERAProtesta del SEV contro i bus internazionali: fanno dumping

08.12.16 - 11:57
Per il sindacato del personale dei trasporti, fanno concorrenza sleale contro la ferrovia
Protesta del SEV contro i bus internazionali: fanno dumping
Per il sindacato del personale dei trasporti, fanno concorrenza sleale contro la ferrovia

ZURIGO - Azione di protesta del Sindacato del personale dei trasporti SEV a Zurigo e a Ginevra contro i bus internazionali accusati di concorrenza sleale contro la ferrovia e di praticare il dumping sui lavoratori.

Un gruppo di sindacalisti ha accolto stamane sulla piazza di sosta degli autobus di Zurigo, nelle vicinanze della stazione centrale, un bus della società tedesca Flixbus innalzando uno striscione con la scritta "Dumpingbus" (bus del dumping).

Queste società possono fare concorrenza alla ferrovia e offrire prezzi stracciati soltanto grazie al dumping sui salari, ha dichiarato il presidente del SEV Giorgio Tuti.

Un conducente di bus francese guadagna in media 1500 euro al mese e uno tedesco 2000. «In Svizzera il salario minimo iniziale per i conducenti di autobus è di 4500 franchi», ha sottolineato Tuti.

Le società internazionali non partecipano del resto che minimamente ai costi delle infrastrutture: una corsa attraverso la Svizzera costa loro soltanto 15 franchi di tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni.

Queste società sono inoltre sospettate di violare il cosiddetto divieto di cabotaggio, ossia il divieto per i veicoli che effettuano trasporti internazionali di persone di portare passeggeri fra due punti della Svizzera. Questo divieto è ancorato in un accordo del 1999 fra la Confederazione e la Comunità europea sul trasporto via strada e ferrovia.

L'autobus arrivato stamani a Zurigo proveniva da Costanza (D) ed era diretto a Lione (F), con fermate a Berna, Losanna e Ginevra. Il conducente francese ha dichiarato alla stampa di non essersi mai accorto di passeggeri che fanno un tragitto limitato alla Svizzera.

Per dimostrare la loro tesi, due sindacalisti del SEV hanno preso posto sul bus - con un biglietto valido fino a Lione pagato 31.50 franchi - e dopo circa quattro ore di viaggio sono scesi «senza problemi» a Ginevra. Un viaggio in treno sarebbe costato loro, senza abbonamento a metà prezzo, 87 franchi.

Il sindacato si dice contrario a qualsiasi tipo di liberalizzazione del settore. «Abbiamo investito talmente tanto nella ferrovia che sarebbe assurdo aprire alla concorrenza», afferma Tuti.

Lo scorso mese di ottobre, l'Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha aperto un procedimento contro Flixbus per sospetto cabotaggio in territorio di Basilea. La società offre in effetti collegamenti da Zurigo all'aeroporto di Basilea-Mulhouse (in territorio francese), con tappa alla stazione di Basilea. Il procedimento è tuttora in corso, ha fatto sapere l'UFT.

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