L'ats ha contattato numerose società finanziarie: di queste solo Postfinance ha annunciato che accoglie l'offerta di Washington, senza peraltro fornire dettagli in merito. Un numero rilevante di banche ha fatto sapere che il processo decisionale è ancora in corso.
Un certo pressing è esercitato anche dalla Finma, che ha da parte sua fissato già a lunedì, 9 dicembre, il termine entro il quale intende essere informata sui passi che vogliono intraprendete le banche cantonali e regionali, gli istituti esteri e gli amministratori patrimoniali.
A quanto sembra la data fissata dall'organo di sorveglianza non verrà rispettata da tutti.
Il programma offerto lo scorso 29 agosto unilateralmente da Washington - dopo il no opposto in giugno dal parlamento elvetico alla "lex Usa", la normativa urgente proposta dal Consiglio federale - permette alle banche di regolarizzare la loro posizione, sfuggendo in tal modo a un procedimento penale per complicità in evasione fiscale. Saranno comunque confrontate con multe assai salate - per importi compresi fra il 20 e il 50% dei capitali non dichiarati - e dovranno fornire vaste informazioni.