A inizio febbraio un gruppo di membri delle Camere federali ha visitato il paese asiatico assieme a rappresentanti di Swissaid e della Direzione per lo sviluppo e la cooperazione (DSC). In tale occasione hanno constatato che in seguito alle riforme politiche sussistono molte chances, ma anche pericoli.
Ad esempio non esiste un diritto fondiario moderno che regoli lo sfruttamento dei terreni, ha spiegato in una conferenza stampa a Berna la direttrice di Swissaid Caroline Morel. Le autorità attribuiscono a imprese estere diritti fondiari appartenuti per molto tempo a famiglie di contadini. Ciò peggiora la già precaria situazione alimentare in molte regioni rurali.
È importante che la politica svizzera realizzi che gli investitori elvetici in Birmania devono rispettare i diritti umani e l'ambiente: in questo modo la Confederazione può prestare un contributo allo sviluppo sostenibile di questo paese, è stato affermato.