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NEW YORKCrisi: motore USA torna a ruggire, PIL vola a +3,1%

20.12.12 - 21:24
Crisi: motore USA torna a ruggire, PIL vola a +3,1%
NEW YORK - L'economia americana accelera e cresce nel terzo trimestre del 3,1%, oltre le attese e ben al di sopra del +2,7% della stima precedente. Il mercato immobiliare si lascia il peggio alle spalle, con le vendite di case nuove che schizzano ai massimi del 2009.

Ma l'incertezza sul fiscal cliff rischia di essere una zavorra per la ripresa statunitense: le trattative sono in una fase di stallo quando ormai mancano solo 11 giorni all'entrata in vigore dei tagli automatici alla spesa e gli aumenti delle tasse per il 98% delle famiglie americane. Una scure da 600 miliardi di dollari solo nel 2013 che potrebbe far scivolare l'economia statunitense in una nuova recessione.

Le trattative nelle ultime ore sono "regredite": la Casa Bianca ripete che continua a esserci spazio per un compromesso. E si spinge anche oltre: la proposta presentata lunedì dal presidente Barack Obama può essere rivista ancora, anche se il margine di manovra è limitato perché Obama è già andato incontro a metà strada ai repubblicani.

Più dura la posizione dello speaker della Camera, John Boehner, autore del cosiddetto 'piano B' che prevede un aumento delle tasse solo per chi guadagna più di un milione di dollari l'anno. "La mia parte l'ho fatta, la Casa Bianca non ha fatto nulla" afferma Boehner, impegnato a giocare una partita che potrebbe costargli la riconferma a speaker della camera.

Il piano B sarà votato in serata alla camera, dove i repubblicani sono sicuri di avere in tasca i voti per approvarlo. Boehner non esclude che il suo "piano morirà in Senato", a dispetto delle dichiarazioni della casa Bianca. "Non passerà in Senato e se dovesse arrivare sul tavolo di Obama, il presidente vi apporrà il proprio veto" ribadisce il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney. Un veto che - secondo Boehner - costerà a Obama il titolo di "presidente che ha voluto il maggiore aumento delle tasse della storia".

I tempi per raggiungere un accordo sono stretti. Domani il Congresso dovrebbe andare in pausa per le festività e Obama dovrebbe partire per le vacanze. Molti esponenti repubblicani e democratici hanno già assicurato che non lasceranno il Congresso e che i lavori proseguiranno la prossima settimana. La casa Bianca non ha per ora comunicato cambiamenti nel programma di Obama, ma non è escluso che lo faccia nelle prossime ore.

Il fiscal cliff rischia di abbattersi su un'economia che inizia ad accelerare dopo un avvio di ripresa lento: nel terzo trimestre la crescita è stata del 3,1%, superiore all'1,3% del secondo trimestre. A spingere sono i consumi, quelli che più potrebbero risentire dell'aumento delle tasse per 2200 dollari a famiglia con il fiscal cliff, saliti dell'1,6% contro l'1,4% precedentemente stimato. A pesare anche l'aumento del 9,5% delle spese pubbliche.

ATS
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