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Le cifre rosse sono dovute agli accantonamenti di 59 milioni costituiti nel primo trimestre dopo che Panalpina si era vista infliggere una multa dall'autorità anti-trust europea e svizzera per accordi cartellistici. Il fatturato, tra gennaio e settembre, è salito dell'1,6% a 4,93 miliardi di franchi.
Nel solo terzo trimestre la crescita del giro d'affari è stata del 10% a 1,72 miliardi. Il risultato operativo (EBITDA) si è attestato a 18,1 milioni, contro i 54,2 milioni dello stesso periodo del 2011. Il tonfo non costituisce una sorpresa dato che Panalpina, relativamente a questa voce, aveva lanciato un avvertimento sugli utili già lo scorso 12 ottobre.
In quell'occasione il gruppo aveva preannunciato un risultato EBITDA compreso tra 15 e 20 milioni di franchi, in ragione del calo delle attività subito nel segmento del trasporto aereo. In questo settore il gruppo prenderà misure correttive, ha fatto sapere la direttrice generale Monika Ribar citata in un comunicato.
Per quanto riguarda l'intero esercizio, Panalpina calcola di generare risparmi sui costi di 6-8 milioni di franchi a trimestre, a partire dal quarto trimestre dell'anno. Per il trasporto aereo di merci è prevista una contrazione su base annua del 3-4%. Le attività marittime dovrebbero invece salire del 2-3%.
Alla fine del primo semestre Panalpina accusava una perdita netta di 23,1 milioni di franchi. Un anno prima i conti registravano invece un utile di 66,9 milioni.
