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GERMANIA / SVIZZERAMigliaia le autodenunce, "La dimostrazione che l'accordo fiscale deve essere affossato"

16.08.12 - 10:48
Secondo il ministro del Nordreno-Vestfalia Norbert Walter-Borjans l'acquisto di CD funziona e le migliaia di autodenunce dimostrano che gli evasori fiscali tedeschi sono a favore dell'accordo. E intanto la bocciatura si fa sempre più vicina...
Foto d'archivio (Keystone)
Migliaia le autodenunce, "La dimostrazione che l'accordo fiscale deve essere affossato"
Secondo il ministro del Nordreno-Vestfalia Norbert Walter-Borjans l'acquisto di CD funziona e le migliaia di autodenunce dimostrano che gli evasori fiscali tedeschi sono a favore dell'accordo. E intanto la bocciatura si fa sempre più vicina...

DÜSSELDORF - "Da quando è diventato chiaro che l'accordo fiscale nella forma attuale non entrerà in vigore, aumenta la pressione nei confronti di coloro che detengono capitali non dichiarati in Svizzera e il numero di quelli che si autodenunciano. Questa è la migliore dimostrazione che gli evasori fiscali non temono l'accordo, ma sperano al contrario che esso entri in vigore". Può tirare un sospiro di sollievo chi teme che in Svizzera Rubik causerà la fuga di correntisti tedeschi dai forzieri elvetici. Le dichiarazioni di Norbert Walter-Borjans, il ministro delle finanze del Nordreno-Vestfalia, rilasciate al Rheinische Post, son chiarissime.

Così come sono evidenti i timori degli evasori tedeschi che hanno cercato fuga in Svizzera. Timori causati dall'acquisto di nuovi Cd contenenti la lista di correntisti tedeschi presso UBS e la banca Coutts.

Le autorità tedesche hanno cominciato a fare "acquisti" all'inizio del 2010. Da allora ad oggi sono stati 6.505 i cittadini tedeschi del Nordreno-Vestfalia ad autodenunciarsi. La causa di queste autodenunce la si deve proprio alla decisione di acquistare i cd contenenti i dati dei tedeschi, che hanno portato in Svizzera i loro soldi con lo scopo di evadere il fisco. E per le casse del Land più popoloso della Germania è arrivata una bella boccata d'ossigeno. Sono circa 300 i milioni di euro recuperati, su una spesa per l'acquisto di CD che ammonta a circa 9 milioni di euro.

In Germania si rafforza il fronte dei contrari all'accordo. Ieri, in un servizio mandato in onda nell'edizione serale del telegiornale di ZDF, si è parlato di due paesi con opinioni completamente divergenti. Mentre gli svizzeri intervistati a Zurigo parlavano di un furto da punire, i tedeschi fermati dal giornalista, appoggiavano l'acquisto di Cd e chiedevano punizioni severe agli evasori che "vivono in uno Stato che elargisce loro servizi".

Nella classifica delle autodenunce, a svettare è il Land che confina con la Svizzera, il Baden-Württemberg, con 9.361 casi. Poi segue la Renania-Palatinato, con 4.107 casi. In fondo alla classifica il Mecklemburgo-Pomerania Anteriore con 20 casi.

L'ultima ondata di autodenunce, l'avvocato fiscalista di Düsseldorf Simon-Alexander Zeidler, la spiega così: "Si nota sempre che quando i media riferiscono di un acquisto di un nuovo CD, aumentano in modo importante le richieste di consulenza".

Avvocati e fiscalisti consigliano a coloro che hanno conti all'estero di autodenunciarsi. Infatti, come si legge sulla Rheinische Post oggi, con l'informatizzazione delle banche è diventato più facile ricuperare dati come quelli acquistati dal Nordreno-Vestfalia. Per chi si autodenuncia, come si legge in un documento elaborato dall'ufficio fiscale di Wuppertal, l'impunità non è più valida, in quanto il reato è già stato scoperto prima della autodenuncia dell'evasore.

Intanto l'affossamento dell'accordo sembra ormai cosa fatta. I governi rosso-verdi dei Länder Berlino, Baden-Württemberg e Amburgo, ancora indecisi se votare a favore dell'accordo, si sarebbero ora schierati con il fronte del "No". La Süddeutsche Zeitung riferisce oggi di una teleconferenza tenutasi lunedì, alla quale hanno partecipato i vertici della SPD dalla quale è scaturito il seguente verdetto: "L'accordo è morto". La decisione ufficiale sarà trasmessa in settembre.

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