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SVIZZERAMerck Serono, la direzione respinge la mediazione e riprende agitazione

26.06.12 - 18:52
Si inasprisce a Ginevra la vertenza alla Merck Serono
Foto Keystone
Merck Serono, la direzione respinge la mediazione e riprende agitazione
Si inasprisce a Ginevra la vertenza alla Merck Serono

Si inasprisce a Ginevra la vertenza alla Merck Serono. La direzione del gruppo farmaceutico non ha dato seguito alla richiesta di mediazione del Consiglio di Stato ginevrino. Ha deciso però di unirsi alla "task force" creata dalle autorità cantonali e federali, pur escludendo una rinegoziazione del piano sociale. Una parte del personale, riunito oggi in assemblea, ha optato per la ripresa dello sciopero.

"Non abbiamo dato seguito alla mediazione perché la società ha preso una decisione definitiva" la scorsa settimana, ha detto oggi all'ats il presidente del consiglio di amministrazione del gruppo tedesco François Naef. Giovedì scorso il consigliere di Stato ginevrino François Longchamp aveva proposto la mediazione tra il personale dell'azienda e la direzione e il sindacato Unia si era detto d'accordo. Il personale aveva quindi sospeso lo sciopero.

"La mediazione non è necessaria in quanto abbiamo offerto di continuare il dialogo con l'ex commissione del personale per l'applicazione del piano di ristrutturazione", ha aggiunto Naef, sottolineando che la direzione esclude di ridiscutere il piano sociale, che è la principale rivendicazione di una parte dei dipendenti.

"Siamo pronti a partecipare alla task force nella ricerca di soluzioni esterne a Merck Serono, con il nostro fondo di 30 milioni e studiare tutte le possibilità per un ricollocamento", ha detto ancora il presidente del Cda. Circa 130 dipendenti andranno in pensionamento anticipato e "non lesiniamo sforzi per salvare il maggior numero di impieghi possibili. Tuttavia per avere un'idea dell'impatto finale della ristrutturazione bisognerà attendere", ha concluso.

Scontenti del rifiuto, 400 dipendenti si sono riuniti in assemblea, decidendo di riprendere lo sciopero giovedì, mentre domani ci saranno azioni di protesta, tra cui l'occupazione del sito di lavorazione e lo sciopero della fame, ha annunciato il sindacato Unia.

L'americana Quintiles rileverà 100 dipendenti?

Il piano di chiusura del sito ginevrino prevede la soppressione di 500 posti e il trasferimento di altri 650 dipendenti. Oggi è giunta una buona notizia. La società di servizi biofarmeceutici americana Quintiles si è impegnata ad assumere almeno un centinaio di dipendenti della Merck Serono, specialmente nell'ambito dello sviluppo clinico e medico. Ed annunciarlo è stato lo stesso gruppo tedesco, che controlla l'impresa.

"Intratteniamo rapporti da tempo con Quintiles e siamo molto contenti che almeno 100 dei nostri dipendenti abbiano l'opportunità di lavorare con questo partner di fiducia", ha affermato il presidente del consiglio di amministrazione di Merck Serono, François Naef.

Quintiles è una società Usa creata nel 1990 in California e basata nella Carolina del Nord. Impiega 25 mila persone in 60 paesi. E' presente in Svizzera dal 1995, a Basilea e St-Prex (VD). Gli impieghi che propone concernono attività nel campo delle operazioni cliniche, della biostatistica, della ricerca clinica e della farmacovigilanza.

Il sostegno di Jean Ziegler alle maestranze

Jean Ziegler, ex relatore dell'ONU ed ex consigliere nazionale, ha espresso oggi appoggio e ammirazione ai dipendenti di Merck Serono, unitamente alla collera verso la dirigenza del gruppo farmaceutico per il suo comportamento. Il sociologo svizzero è intervenuto all'assemblea del personale, salutato da una vera e propria ovazione.

Zigler non ha lesinato critiche all'ex patron di Serono, Ernesto Bertarelli, "che ha incassato 16 miliardi di franchi da Merck e che beneficia di agevolazioni fiscali a Gstaad" (BE). Ha denunciato quella che ha definito una "menzogna permanente" della direzione del gruppo a Darmstadt e "la debole normativa sul lavoro" in Svizzera. Ha quindi invitato il consigliere federale Johann Schneider-Ammann a esercitare pressioni sulle autorità tedesche affinché Merck cambi atteggiamento, e ha chiesto ai parlamentari di interpellare il Consiglio federale.
 
 

ATS

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