In febbraio le esportazioni svizzere hanno segnato il passo: le merci vendute all'estero sono state l'1,3% in più rispetto allo stesso mese del 2011, ma solo perché quest'anno febbraio contava un giorno lavorativo supplementare
BERNA - In febbraio le esportazioni svizzere hanno segnato il passo: le merci vendute all'estero sono state l'1,3% in più rispetto allo stesso mese del 2011, ma solo perché quest'anno febbraio contava un giorno lavorativo supplementare. Dopo correzione di tale differenza risulta un calo del 3,8%, indica l'Amministrazione federale delle dogane (AFD). In flessione anche le importazioni, diminuite dell'1,4% (-6,3% a parità dei giorni lavorativi).
Complessivamente lo scorso mese le esportazioni sono ammontate a 16,72 miliardi di franchi, le importazioni a 14,04 miliardi. La bilancia commerciale evidenzia quindi un'eccedenza di 2,68 miliardi di franchi.
Come in precedenza brilla il settore orologiero, che ha messo a segno una crescita dell'export del 19,7% a 1,64 miliardi di franchi. In positivo anche il settore alimentare e dei tabacchi, con un più 1,9% (a 592 milioni) e l'industria chimico-farmaceutica, con un aumento pure dell'1,9% (a 6,52 miliardi). In particolare i medicinali, le vitamine e i prodotti diagnostici, la voce principale del settore, ha realizzato un incremento del 4% (a 5,26 miliardi di franchi).
Tutti gli altri settori hanno subito un arretramento lo scorso mese. Per l'industria delle macchine e dell'elettronica, secondo pilastro dell'export elvetico dopo il comparto chimico-farmaceutico, si è avuta una contrazione del 14,5% (a 2,73 miliardi di franchi). Fra i vari comparti va menzionato il calo vistoso del settore delle macchine tessili: -29,7%.
La flessione è leggermente più marcata per l'industria della carta e grafica (-14,9% a 188 milioni). Cedono parecchio terreno anche l'industria tessile (-10,4% a 119 milini) e quella dell'abbigliamento (-8,9% a 124 milioni). Cali rispettivamente del 5,5% (a 274 milioni) per l'industria della plastica e del 5,2% (a 1,08 miliardi) per la metallurgia. Più contenuta la riduzione degli strumenti di precisione (-2,5% a 1,17 miliardi di franchi).
ATS