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SVIZZERAImpieghi, Ticino primeggia nella crescita

28.02.12 - 10:44
Buone notizie dal fronte del lavoro. Il Ticino è la regione dove si registra l'aumento maggiore di impieghi sia a livello generale sia a livello industriale
Keystone (archivio)
Impieghi, Ticino primeggia nella crescita
Buone notizie dal fronte del lavoro. Il Ticino è la regione dove si registra l'aumento maggiore di impieghi sia a livello generale sia a livello industriale

NEUCHÂTEL - Lieve espansione del mercato del lavoro in Svizzera nel quarto trimestre dello scorso anno: rispetto al periodo ottobre - dicembre 2010, il numero degli impieghi è progredito dello 0,5% a 4,044 milioni, indica l'Ufficio federale di statistica (UST).

Per il settore secondario risulta un incremento dello 0,6% a 1,033 milioni, per il terziario dello 0,5% a 3,011 milioni. Espressi in equivalenti a tempo pieno gli impieghi si attestano a 3,432 milioni (+1% o +35'000).

In Ticino (+1,3%) e nella Regione del Lemano (+1,2%) si sono avute le progressioni più marcate. Nella Svizzera centrale è stato invece rilevato un calo (-0,3%).

L'indicatore delle prospettive d'impiego si è indebolito, ma lascia intravvedere ancora una lieve crescita dell'occupazione per i tre mesi successivi, rileva l'UST.

Per quanto concerne il settore secondario, la situazione dell'impiego varia sensibilmente a seconda delle regioni. Un incremento marcato (+4,3%) è stato osservato in Ticino e, in misura minore, nell'Espace Mittelland (+1,4%) e in Svizzera orientale (+1,3%), mentre l'impiego nella Svizzera centrale e in quella nordoccidentale ha segnato delle flessioni rispettivamente dell'1,2% e dell'1,1%.

Fra i vari rami del secondario, crescita notevole per i prodotti elettronici e gli orologi (+5000 impieghi; +4,8%), mentre nell'industria del legno, della carta e grafica è risultato un calo (-2000; -2,7%).

Per quanto concerne il terziario, si sono osservati incrementi degli impieghi nei rami "sanità e assistenza sociale" e "amministrazione pubblica", rispettivamente di 13'000 (+2,5%) e 5000 (+2,7%). Flessioni consistenti hanno invece colpito gli alberghi e i ristoranti (-9000; -4,2%), il campo dell'istruzione (-5000; -2,0%) e il commercio al dettaglio (-4000; -1,3%).

ATS

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