Le discussioni in vista di una soluzione per la continuazione delle attività a Cressier purtroppo sono ancora senza una soluzione concreta, deplora Unia in una nota. La raffineria neocastellana ha in organico 260 persone.
Il sindacato chiede l'intervento personale del consigliere federale Johann Schneider-Ammann. Il cantone e la Confederazione devono impegnarsi per conservare i posti di lavoro e per ottenere garanzie circa il versamento dei salari nei prossimi mesi, rileva l'organizzazione.
Nella petizione è inoltre auspicata l'introduzione di una tassa europea sui prodotti finiti provenienti da paesi che non rispettano le norme ambientali e di sicurezza.
Petroplus, che ha sede a Zugo e si trova in gravi difficoltà finanziarie, mercoledì ha annunciato un accordo temporaneo con le banche che le permettono di proseguire in parte le attività nelle raffinerie di Coryton (Gran Bretagna) e Ingolstadt (Germania).