Sui mercati continuano a incidere le preoccupazioni per la crisi del debito che dalla Grecia può diffondersi alle altre grandi nazioni europee, compresa l'Italia.
I mercati hanno ripreso fiato sulla scia dell'esito dell'asta della mattina dei Bot italiani - per i quali la richiesta ha sostanzialmente tenuto con rendimenti comunque in forte aumento - e con i segnali su un'accelerazione dell'approvazione della manovra finanziaria in Italia. Intanto l'euro che stamane era passato al di sotto della soglia di 1,16 franchi, ha riguadagnato terreno tornando a 1,1661 franchi.
A Zurigo UBS cede il 2,24%, il Credit Suisse l'1,84% e la Julius Bär l'1,38%; fra gli assicurativi Zurich Financial è in discesa dell'1,94% e Swiss Re dell'1,76%.
L'ondata di vendite non risparmia i titoli più legati ai cicli congiunturali. ABB perde l'1,74%, Adecco il 2,36% e Holcim il 2,78%. Sotto pressione, ma meno rispetto a stamane, anche i titoli del lusso, penalizzati da un deterioramento del giudizio da parte della Banca cantonale di Zurigo. Richemont è in calo del 2,25%, Swatch Group dell'1,37%.
Tra i pesi massimi difensivi, Roche è risalita al di sopra della parità, avanzando dello 0,22%. Nestlé è in ribasso dello 0,48%, Novartis dell'1,17%, in linea con la media del mercato. Oltre a Roche è in positivo anche Lonza (+1,19%).