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ITALIAL'effetto Berlusconi fa tremare l'Europa

10.12.12 - 10:03
L'annuncio del ritorno del Cavaliere suona come una minaccia per i mercati, che aprono con il segno meno
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L'effetto Berlusconi fa tremare l'Europa
L'annuncio del ritorno del Cavaliere suona come una minaccia per i mercati, che aprono con il segno meno

MILANO - Per un giorno l'Italia ha gli occhi del mondo puntati addosso. La causa di tale interesse è il ritorno di Silvio Berlusconi sulla scena politica, e le dimissioni di Mario Monti. Gli analisti (ma non solo) temevano un lunedì nero per i mercati, e puntualmente questo scenario si sta verificando.

La reazione dei mercati - Com'era prevedibile, i mercati hanno reagito nervosamente alla ridiscesa in campo del Cavaliere. L'indicatore più facile da monitorare è lo spread tra il Btp e il Bund tedesco a dieci anni, che ha aperto in netto rialzo rispetto alla chiusura di venerdì (323 punti) sopra 340 punti (341,7 dopo aver toccato 342). Il rendimento è immediatamente salito al 4,7% dal 4,52%. Dopo nemmeno mezz'ora dalla riapertura dei mercati il differenziale aveva sfondato quota 356 punti base.

 

La Borsa italiana è in picchiata, e ha toccato il -2,4% dopo pochi minuti dall'apertura. Molti titoli sono stati sospesi per eccesso di ribasso. Seduta positiva invece in Asia, sostenuta dai dati in arrivo dalla Cina ma con gli occhi puntati sulle mosse politiche in Italia.

 

"Mi chiedono di ricandidarmi" - Che ci sarebbe stato un annuncio ufficiale di ridiscesa in campo, l'ex premier l'aveva fatto intuire già nel corso della giornata di giovedì, quando, contestando alcune ricostruzioni di stampa che avrebbero registrato un suo passo indietro davanti alle resistenze interne del Pdl, Berlusconi aveva precisato: "Sono assediato dalle richieste dei miei perché annunci al più presto la mia ridiscesa in campo. La situazione oggi - sottolineava - è ben più grave di un anno fa quando lasciai il governo per senso di responsabilità e per amore del mio Paese. Oggi - scandiva poi il leader del Pdl - l'Italia è sull'orlo del baratro. L'economia è allo stremo, un milione di disoccupati in più, il debito che aumenta, il potere d'acquisto che crolla, la pressione fiscale a livelli insopportabili. Le famiglie italiane angosciate perché non riescono a pagare l'Imu. Le imprese che chiudono, l'edilizia crollata, il mercato dell'auto distrutto. Non posso consentire che il mio Paese precipiti in una spirale recessiva senza fine".

 

L'annuncio di Alfano - Una conferma del ritorno del cavaliere era arrivata lo stesso giorno dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, che, nell'aula di Montecitorio, aveva annunciato: "Anche oggi Berlusconi mi ha espresso la volontà di tornare in campo da protagonista. È lui il detentore del titolo".

 

Campagna elettorale - Il fatto che l'ex capo del governo volesse riprendersi in mano le redini del partito lo dimostrano anche le telefonate che il Cavaliere ha fatto ad una selezionatissima cerchia di parlamentari a cui ha ripetuto, come un mantra "tieniti pronto che la campagna elettorale è alle porte". Già perché se il 'patto' siglato con il Pdl è quello di non dar vita ad un partito nuovo, Berlusconi ha preteso carta bianca sulla scelta della sua squadra non rinunciando però all'idea di una federazione di liste sul territorio collegate al Pdl. Tra i protagonisti ci sarebbe Vittorio Sgarbi, che ieri era a palazzo Grazioli, e Gianpiero Samorì.

 

Monti, le dimissioni e il patto di stabilità - Alla richiesta di Berlusconi delle dimissioni di Mario Monti il presidente del Consiglio aveva così risposto: dimissioni sì, ma una volta approvata la legge di stabilità, sempre che non si voglia andare all'esercizio provvisorio. Una contromossa, quella di Monti, allo 'strappo' dell'ex premier Silvio Berlusconi (Pdl), che aveva stupito persino il capo dello Stato Giorgio Napolitano. D'altra parte, l'evoluzione era inattesa anche per alcuni stretti collaboratori del professore. Una mossa dettata dalla volontà del premier di non farsi "impallinare" né "logorare" in parlamento, da un Popolo della libertà (Pdl) che, accusandolo di aver danneggiato l'economia del Paese, lo ha di fatto "sfiduciato".

 

La ridiscesa in campo di Mario Monti - Monti ora sta riflettendo sul suo futuro e sulla possibilità, sempre più concreta, di scendere in campo con una 'sua lista' o, secondo altri, semplicemente appoggiando quelle che a lui si rifanno. Dubbio che potrebbe sciogliersi addirittura "nei prossimi giorni", stando a fonti ministeriali.

 

"Berlusconi minaccia della stabilità" - Una reazione al trambusto politico è arrivata pure dal presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, che non ha risparmiato dure parole nei confronti del Cavaliere: "Berlusconi è il contrario della stabilita" ed il suo ritorno può essere una minaccia per l'Italia e per l'Europa "che hanno bisogno di stabilità".

 

"Tanti dei problemi dell'Italia sono il risultato dei 10 anni in cui Berlusconi è stato primo ministro". Il ritorno del Cavaliere è "un gioco politico, molto legato ai suoi interessi particolari" che mette "in secondo piano" quelli del Paese. "Gli italiani, ha detto Schulz, sanno bene chi è stato la fonte dei problemi e chi ha contribuito a risolverli".

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