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VENEZUELAOrtega sfida Maduro: «Ho le prove della corruzione»

23.08.17 - 19:51
Ortega sfida Maduro: «Ho le prove della corruzione»

BRASILIA - In un attacco devastante contro il "chavismo", l'ex procuratrice generale del Venezuela, Luisa Ortega Diaz, ha oggi assicurato in Brasile di avere le "prove" che coinvolgono il presidente Nicolas Maduro e altri funzionari del governo in casi di corruzione.

Nell'intervento fatto dalla ex pm a Brasilia davanti a colleghi sudamericani, e soprattutto nel successivo incontro con la stampa, Ortega Diaz ha sottolineato che nel suo paese "lo stato di diritto è morto", indicando "fatti", in qualche caso anche cifre, su presunte tangenti incassate a Caracas oltre a diversi fronti della crisi venezuelana.

Fin dal suo arrivo a Brasilia, proveniente dalla Colombia dove è scappata lo scorso venerdì, l'ex pm aveva messo in chiaro a cosa puntava, e cioè a quelli che considera fatti irrefutabili: "Odebrecht, la corruzione e la mia situazione", aveva detto riferendosi al gruppo brasiliano al centro di casi di bustarelle in diversi paesi latinoamericani.

Detto fatto: nell'incontro avuto nella sede della procura generale del Brasile, ha sottolineato di avere "molte prove su diversi fatti di corruzione in Venezuela.. che compromettono diversi alti funzionari, incominciando dal presidente".

L'ex pm ha citato con nome e cognome anche "Diosdado Cabello", influente numero due del 'chavismo', "membri della costituente" e "Jorge Rodriguez", sindaco del municipio del Libertador, fratello della leader del nuovo parlamento 'chavista'.

Incontrando la stampa pochi minuti dopo, è stata ancora più dirompente: nel caso Odebrecht, ha spiegato, "abbiamo individuato un versamento per 100 milioni di dollari a Cabello in una impresa spagnola". "Sono in corso indagini su una società messicana, che presumiamo - ha precisato - sia del presidente e vincolata alla corruzione delle Claps", i comitati locali creati dal governo per la fornitura di cibo nel paese.

Nel sottolineare di essere pronta a consegnare le prove che ha in mano "a diversi paesi, Usa, Colombia, Spagna, al fine di indagare", l'ex procuratrice ha assicurato che a Caracas "oggi è impossibile investigare corruzione o narcotraffico".

Ai cronisti che le chiedevano cosa farà dopo la rocambolesca fuga dal Venezuela, Ortega Diaz ha risposto di stare valutando in quale paese, forse in Colombia, ottenere l'asilo. "La mia casa di Caracas è stata saccheggiata.. ho avuto minacce contro la mia vita: faccio responsabile il governo venezuelano se ciò dovesse avvenire".

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