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Abe ha accettato le dimissioni, che giungono pochi giorni prima del rimpasto di governo
TOKYO - La ministra della Difesa giapponese Tomomi Inada ha presentato la lettera di dimissioni al premier Shinzo Abe.
Le dimissioni fanno seguito a un'accesa campagna mediatica condotta negli ultimi mesi dall'opposizione, che accusa la ministra di aver disposto l'insabbiamento di informazioni relative alla missione delle Forze di Autodifesa nel Sud Sudan.
Abe ha accettato le dimissioni, che giungono pochi giorni prima del rimpasto di governo in cui la ministra sarebbe stata con ogni probabilità sostituita, e a poche ore dall'annuncio dell'inchiesta della commissione interna per fare luce sulla vicenda.
La ministra ha detto che si è sentita responsabile del furore che si è scatenato intorno alla vicenda e ha espresso 'profondo rimorso' per aver minato la fiducia nel corpo delle Forze di autodifesa.
Da un anno alla guida della Difesa, Inada non è nuova a questo tipo di controversie. A inizio mese, durante la campagna per il rinnovo dell'assemblea metropolitana di Tokyo, la ministra si era dovuta scusare per aver cercato il consenso degli elettori 'in nome delle Forze di autodifesa', un organo che in Giappone è considerato sopra le parti e tradizionalmente apolitico. Inada è il sesto ministro dell'esecutivo a rassegnare le dimissioni dall'inizio del secondo mandato dell'attuale premier, nel dicembre del 2012.
