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L'ex premier non si è comunque negato negli ultimi mesi qualche intervento pubblico più frequente
LONDRA - Tony Blair smentisce seccamente le indiscrezioni del Sunday Times su una sua presunta ambizione di tornare alla politica attiva in Gran Bretagna dietro il paravento di un centro studi impegnato nel dibattito sulla Brexit per cercare di frenarne l'attuazione.
L'idea secondo cui l'ex premier britannico mira a a giocare un ruolo politico per provare a condizionare il cammino verso il divorzio dall'Ue è totalmente sbagliata, ha detto oggi una sua portavoce.
La stessa fonte ha anche negato che Blair abbia bollato l'attuale premier Tory, Theresa May, come "una mezza calzetta", e l'attuale leader radicale del Labour (sua storica bestia nera nel partito), Jeremy Corbyn, come "uno svitato".
Blair nei mesi scorsi aveva annunciato un ridimensionamento della sua controversa e lucrosa attività di consulente internazionale, alimentando qualche congettura. Ma in seguito, pur ammettendo un rinnovato interesse per la politica, aveva escluso un vero ritorno in scena, almeno per ora.
L'ex premier, tuttora largamente impopolare nel Paese e soprattutto fra i militanti laburisti, non si è comunque negato negli ultimi mesi qualche intervento pubblico più frequente (a dispetto delle pesanti conclusioni nei suoi confronti della commissione Chilcot sulla guerra in Iraq). E ha lanciato in particolare vari moniti sulla Brexit, invitando a tenere aperte "tutte le opzioni" anche dopo il risultato del referendum del 23 giugno.
