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TEHERAN - Tre ministri del governo iraniano, Ali Jannati (Cultura), Mahmoud Goudarzi (Sport) e Ali Asghar Fani (Istruzione) si sono dimessi dall'incarico. Il presidente Hassan Rouhani ha preso atto delle dimissioni e ha nominato i nuovi ministri. Il dicastero della Cultura è stato affidato a Seyyed Abbas Salehi, mentre allo Sport è stato nominato Nasrollah Sajjadi e all'Istruzione Seyyed Mohammad Bathaei.
Il rimpasto di governo sembra preludere all'avvio di una campagna elettorale per le nuove elezioni presidenziali, fissate per il 19 maggio 2017, caratterizzata da un confronto serrato. La parte più conservatrice, infatti, addebita al governo di Rouhani un eccesso di fiducia nei confronti dell'Occidente, e in particolare nei confronti degli Usa dopo l'accordo sul nucleare.
Quello che maggiormente viene fatto pesare è il mancato impegno degli Stati Uniti nel permettere le transazioni bancarie. Una situazione che rende difficoltosa l'attuazione di numerosi accordi economici conclusi con i partner occidentali.
