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BELGIO «Rilanciare l'Europa ma no alla riapertura dei trattati»

18.10.16 - 20:06
Secondo Brok e Bresso bisogna favorire il metodo comunitario a quello intergovernativo e creare un Ministero europeo delle finanze
«Rilanciare l'Europa ma no alla riapertura dei trattati»
Secondo Brok e Bresso bisogna favorire il metodo comunitario a quello intergovernativo e creare un Ministero europeo delle finanze

BRUXELLES - «Se l'Ue oggi si fermasse a riflettere su se stessa avviando la scrittura di un nuovo trattato, le crisi nel frattempo andrebbero avanti e rischieremmo di perdere» le sfide, occorre quindi rilanciare l'Unione sfruttando «l'intero potenziale» degli attuali trattati comunitari. Questa la posizione condivisa dagli europarlamentari Elmar Brok (Ppe) e Mercedes Bresso (S&D), che insieme stanno lavorando a una bozza di risoluzione sul futuro dell'Ue.

Secondo gli europarlamentari, occorre, ad esempio, favorire il metodo comunitario a quello intergovernativo «perché la democrazia è votare a maggioranza e neanche una riunione di condominio riesce a realizzare qualcosa all'unanimità», rendendo pubbliche le sedute del Consiglio dei ministri Ue, ma anche creare un Ministero europeo delle finanze e una fiscalità comune.

«Ogni qualvolta l'Ue si è aperta a un nuovo periodo di crescita economica è stato dopo una crisi decisiva in termini d'integrazione», ha dichiarato durante un convegno sul futuro dell'Ue il capogruppo dei liberali Guy Verhofstadt, che sta lavorando a una seconda relazione sul futuro dell'Unione.

In totale, l'Europarlamento sta elaborando quattro documenti che, nelle sue intenzioni, dovrebbero servire da base a un rilancio del progetto comunitario. Sulla Brexit Verhofstadt, che per il Parlamento Ue è capo negoziatore, chiede di tornare alla «proposta dei nostri padri fondatori: concedere lo status di associazione a Paesi fuori dall'Ue, che però non sia solo un accordo di libero scambio ma che permetta loro di dire la propria anche su questioni come affari esteri e sicurezza».

«Non possiamo permetterci di stare in ballo per troppo tempo, due anni dovranno bastare» ha aggiunto Bresso. Bisogna pensare non solo a cosa non va in Europa, ma a quali sono «le alternative alla sua mancanza», ha fatto eco il tedesco Brok. «Nel mio Paese ce lo siamo chiesti e abbiamo capito che non conviene uscire dall'Ue».
 

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COMMENTI
 

GIGETTO 7 anni fa su tio
Nessun tipo di rilancio con un entità EU che è totalmente allo sbando!!

tip75 7 anni fa su tio
ognuno dovrebbe ricominciare a pensare al proprio paese e a come farlo funzionare punto, l'UE è una gran macchina spreca soldi e ricatta ogni paese che ne fa parte e ogni paese che non ne fa parte, pezzenti

Danny50 7 anni fa su tio
delenda UE. E' semplicemente un obbrobbio da abolire finche' si e' in tempo.

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Ma dai che non hai neanche capito il titolo dell'articolo.

Danny50 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
??

Danny50 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
?????

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Secondo me non ha ancora capito che cosa è la UE... :-))))

elvetico 7 anni fa su tio
Mi pare che non sanno più come occupare il loro tempo e ancora non hanno capito che questa UE, se vuole avere una speranza di sopravvivenza, deve rimettere in discussione TUTTO il suo apparato.
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