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GERMANIA«Il burqa? Abbiamo raggiunto un ottimo compromesso»

22.08.16 - 21:28
Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno tedesco De Maizière, sottolineando che la Costituzione rende impossibile vietarne in assoluto l'utilizzo
«Il burqa? Abbiamo raggiunto un ottimo compromesso»
Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno tedesco De Maizière, sottolineando che la Costituzione rende impossibile vietarne in assoluto l'utilizzo

BERLINO - In Germania sull'uso del burqa abbiamo raggiunto un «ottimo compromesso» tra la posizione politico-sociale del Paese e il rispetto delle regole costituzionali. Lo ha detto, in un passaggio del suo intervento ad un incontro al Meeting organizzato da Comunione e Liberazione a Rimini, il ministro dell'Interno tedesco, Thomas De Maizière.

«Deve essere respinto e vietato tutto quello che non ci piace? - si è chiesto - In Francia è stato messo un divieto ma il burqa viene usato ugualmente. Noi abbiamo raggiunto un compromesso: abbiamo una posizione politico-sociale che va contro chi indossa il burqa ma sulla base della nostra Costituzione non vogliamo e non possiamo vietare in assoluto l'uso del burqa, quindi - ha argomentato - laddove è necessario mostrare il proprio volto per il funzionamento della nostra società allora pretendiamo che non ci sia il burqa».

E questo, ha sottolineato De Mazière, «nelle scuole, negli asili, negli uffici cittadini, durante le manifestazioni pubbliche, se si ricopre una carica nella vita pubblica».

Questo, ha puntualizzato ancora, «ci sembra un ottimo compromesso tra il nostro rifiuto sociale e la posizione delle donne. Non possiamo vietare in assoluto il burqa e questo mi sembra momento di grande prova di tolleranza. Mi sembra- ha concluso - un buon compromesso tra la tolleranza e le regole chiare di cui abbiamo bisogno per la democrazia».

Niqab vietato per una docente - Un tribunale amministrativo tedesco, a Osnabrueck, ha respinto il ricorso di una giovane tedesca musulmana che voleva poter insegnare in una scuola serale portando il niqab, il velo islamico che lascia vedere solo gli occhi.

Lo riferisce l'agenzia Dpa citando fonti ufficiali del Tribunale.

Il diritto di manifestare il proprio credo religioso anche insegnando le è stato negato argomentando che prevale quello, garantito da un articolo della carta fondamentale tedesca, a un'adeguata istruzione degli alunni, di cui fa parte anche la comunicazione non-verbale del volto.

La giovane, di 18 anni e originaria di uno Stato della ex-Jugoslavia, non si è presentata all'udienza a causa dell'attenzione dei media resa forte da un dibattito in corso nel paese in queste settimane sul diritto o meno di portare il burqa.

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