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Nel frattempo Trump spaventa Wall Street
WASHINGTON - "Aprite gli occhi sul momento in cui viviamo. L'America oggi è un posto migliore": così si è espresso Barack Obama parlando ai neolaureati della Howard University di Washington, ateneo storicamente frequentato da studenti afroamericani, e fin dalla sua fondazione aperto a tutti senza distinzione di sesso, religione e razza.
Le parole di Obama stridono con la retorica di Donald Trump che il presidente ha promesso di contrastare durante la restante parte della campagna elettorale.
Trump spaventa Wall Street - Donald Trump spaventa Wall Street, agitando lo spettro del default sul debito pubblico americano se i tassi di interesse dovessero aumentare.
Dichiarazioni insolite, quasi senza precedenti per un candidato alla Casa Bianca e che rischiano - a detta di molti osservatori e commentatori - di creare instabilità nel Paese.
In una intervista alla Cnbc il tycoon ha chiaramente detto che se dovesse diventare presidente gli Stati Uniti potrebbe chiedere ai creditori di accettare una ristrutturazione del debito. Insomma, dovrebbero accettare di essere pagati meno del previsto.
"Si potrebbe fare un accordo del genere", ha detto Trump, stroncato - scrive il New York Times - da molti esperti che definiscono la proposta "fantasiosa". Anche perché risulta molto difficile immaginare che i creditori la accettino: "Nessuno risponderebbe mai al telefono del segretario al Tesoro", sintetizza qualcuno.
Secondo le previsioni del Budget Office del Congresso americano gli interessi sul debito federale dovrebbero salire a 500 miliardi di dollari nel 2020 dai circa 250 miliardi di quest'anno.
