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Lo ha promesso oggi il Labour britannico, con il numero due del partito Tom Watson, dopo la sospensione dell'ex sindaco di Londra, Ken Livingstone
LONDRA - Il Labour britannico è deciso a "dare una stretta" contro ogni infiltrazione di espressioni di antisemitismo più o meno mascherato nelle sue file. Lo ha promesso oggi il numero 2 del maggiore partito d'opposizione del regno, Tom Watson, alla Bbc dopo la sospensione immediata di ieri dell'ex sindaco di Londra, Ken Livingstone, veterano della sinistra interna, che aveva tratteggiato Adolf Hitler come un cripto-sionista per aver a suo dire sostenuto negli anni '30 l'idea del trasferimento degli ebrei in Palestina prima "di impazzire e finire con l'ucciderne sei milioni".
Watson ha parlato di affermazioni "abiette", aggiungendo che la sospensione dell'ex sindaco è "un segnale chiaro" della volontà d'imporre una "tolleranza zero sull'antisemitismo". Il ministro ombra dell'Interno, Andy Burnham, gli ha fatto eco, ammettendo peraltro che in passato il partito non è stato "abbastanza rapido a reagire" a denunce su episodi analoghi.
Ieri il leader Jeremy Corbyn, esponente lui stesso della sinistra interna e storico militante di campagne filo-palestinesi, aveva già assicurato che "il Labour si oppone totalmente all'antisemitismo", negando tuttavia l'esistenza di "una crisi" al riguardo nel partito - al contrario di quanto affermano altri politici e commentatori vari - e impegnandosi a punire "immediatamente e con rigore" tutti i "pochi casi" del genere.
