Lo sostiene il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond, riferendosi alla ostilità ad Aleppo
ALEPPO - Il negoziato di pace per la Siria "può avere successo solo se entrambe le parti sono pronte a discutere di una transizione politica", a garantire che la tregua "sia rispettata" e a consentire "un pieno accesso umanitario nelle aree che ne hanno disperato bisogno".
Così il ministro degli Esteri britannico, Philip Hammond, in una nota diffusa dal Foreign Office sullo sfondo delle notizie di una recrudescenza delle ostilità, in particolare ad Aleppo.
Hammond torna a puntare il dito contro "il regime di Assad", a cui Londra attribuisce "la stragrande maggioranza dei casi di violazione" del cessate il fuoco e "bombardamenti di ospedali, scuole, mercati, centri di soccorso". Il ministro britannico 'sfida' quindi Mosca a esercitare "pressione fino in fondo per mettere fine alla spirale di violenza". "La Russia - sostiene - si è posta come protettrice del regime di Assad, dunque ha il dovere d'imporre la sua influenza".