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I due contendenti di Donald Trump sono divisi sulla strategia da usare per contrastare il tycoon
NEW YORK - L'asse tra Ted Cruz e John Kasich per fermare Donald Trump rischia di saltare a sole 24 ore dall'annuncio in pompa magna dei due candidati alle primarie repubblicane. Gli inseguitori del tycoon avevano deciso di limitare la competizione negli stati dove si terranno le prossime primarie (con Cruz che si sarebbe astenuto dal fare campagna in Oregon e New Mexico, mentre Kasich avrebbe disertato l'Indiana), ma hanno già iniziato a negare il reciproco consenso.
Il governatore dell'Ohio durante un comizio a Filadelfia ha detto che in Indiana gli elettori andranno comunque a «votare per lui», anche se non farà campagna. «Non mi sembra una gran cosa», ha aggiunto commentando la frase del senatore del Texas, il quale aveva affermato: «Notizia fantastica in Indiana, Kasich ha deciso di tirarsi fuori per lasciare a noi il testa a testa contro Trump». Da parte sua, la campagna elettorale di Cruz ha precisato: «Non abbiamo mai detto agli elettori per chi votare, stiamo semplicemente facendo sapere dove concentreremo le nostre risorse».
Inoltre, anche se dovesse reggere, l'accordo tra i due sfidanti di Trump riguarda soltanto tre stati, lasciando aperta la questione sui rimanenti, tra cui la California, che assegna un cospicuo numero di delegati.
