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Lo ha rivelato alla Conferenza della Sicurezza di Monaco il ministro della difesa israeliano Moshè Yaalon
TEL AVIV - Israele ha "canali di comunicazione" con i paesi sunniti: "non solo Giordania e Egitto, ma anche con gli Stati del Golfo e del Nord Africa". Lo ha rivelato alla Conferenza della Sicurezza di Monaco il ministro della difesa israeliano Moshè Yaalon.
"Per loro - ha aggiunto citato dai media - l'Iran e i Fratelli musulmani sono il nemico. L'Iran è cattivo per noi come per i regimi sunniti. In pubblico non ci stringono la mano, ma ci incontriamo in stanze chiuse".
Pessimismo sulla tregua - "Siamo molto pessimisti, e di questo abbiamo informato gli Usa, su una potenziale cessazione delle ostilità in Siria per la fine di questa settimana". Lo ha detto il ministro della difesa di Israele Moshè Yaalon intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza a Monaco.
"Sfortunatamente - ha aggiunto - credo che assisteremo ad una cronica instabilità per un lungo periodo di tempo". Per Yaalon ci sono anche dubbi sulla possibilità di unificare la Siria: "sappiamo come fare una frittata da un uovo, ma non come fare un uovo da una frittata".
Ram Ben-Barak, direttore generale dell'intelligence del ministero, ha sostenuto che la partizione del paese "è l'unica soluzione possibile". Del resto Yaalon ha detto che Israele - pur favorevole all'intesa appena raggiunta - vede "che in Siria si realizzeranno delle enclave: Alawistan, Siria Kurdistan, Siria Drusistan. Potranno cooperare o combattersi l'una contro l'altra".
