Cerca e trova immobili

STATI UNITI/IRAN Teheran: «i repubblicani Usa erano contro lo scambio dei prigionieri»

12.02.16 - 13:11
«Durante lo scambio dei prigionieri - si è limitato a raccontare - abbiamo dimostrato di non tenere in alcun conto le pressioni interne e internazionali»
Teheran: «i repubblicani Usa erano contro lo scambio dei prigionieri»
«Durante lo scambio dei prigionieri - si è limitato a raccontare - abbiamo dimostrato di non tenere in alcun conto le pressioni interne e internazionali»

WASHINGTON - Esponenti repubblicani statunitensi fecero pressioni su Teheran perché bloccasse lo scambio di prigionieri con Washington, avvenuto il 17 gennaio scorso in concomitanza con la fine dell'embargo nei confronti di Teheran. A lanciare l'accusa è il segretario del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale iraniano, Ali Shamkhani. Le sue parole sono state riportate oggi dall'agenzia Fars.

"I repubblicani statunitensi inviarono un messaggio a Teheran, chiedendoci di non rilasciare le spie americane (così Shamkhani definisce i prigionieri, ndr.) fino a quando non si fossero tenute le elezioni presidenziali negli Stati Uniti", ha dichiarato. "Tuttavia - ha aggiunto - noi abbiamo rilasciato i prigionieri, senza farci influenzare da nessuno".

L'alto dirigente della sicurezza iraniano non ha fornito ulteriori dettagli sulle pressioni dei repubblicani statunitensi. "Durante lo scambio dei prigionieri - si è limitato a raccontare - abbiamo dimostrato di non tenere in alcun conto le pressioni interne e internazionali. La decisione di rilasciare i prigionieri americani è stata presa sulla base di motivi umanitari e dopo essere stati contattati dalle loro famiglie. Inoltre, la decisione è stata presa sulla base dei nostri interessi nazionali e per ottenere il rilascio di nostri cittadini che erano detenuti negli Stati Uniti".

Nello scambio di prigionieri, l'Iran ha liberato cinque cittadini statunitensi, tra cui il corrispondente da Teheran del Washington Post, Jason Rezaian, e gli Stati Uniti hanno liberato sette cittadini irano-americani.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE