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GERMANIAGuerra al terrorismo, Merkel: "Non ci tireremo indietro"

25.11.15 - 09:48
"La risposta più forte al terrorismo resta quella di vivere la nostra vita e i nostri valori"
Guerra al terrorismo, Merkel: "Non ci tireremo indietro"
"La risposta più forte al terrorismo resta quella di vivere la nostra vita e i nostri valori"

BERLINO - "Questa sera mi incontrerò con il presidente francese François Hollande e discuteremo del tema che ci sta più a cuore. Se sarà necessario un nostro impegno aggiuntivo nella guerra al terrorismo, non ci tireremo indietro". Lo ha detto Angela Merkel, intervenendo al Bundestag nella seduta che discute il bilancio 2016. "La risposta più forte al terrorismo resta quella di vivere la nostra vita e i nostri valori: consapevoli e liberi, umani e impegnati", ha aggiunto.

"Siamo solidali al fianco della Francia", ha proseguito Angela Merkel, intervenendo al Bundestag nella seduta che discute il bilancio 2016, inevitabilmente segnata dalle questioni del terrorismo e dell'immigrazione. Una solidarietà da mostrare con sentimento, ha aggiunto la cancelliera con voce particolarmente roca, segno di giorni particolarmente intensi e faticosi.

Il capo del governo si è riferita in particolare all'ipotizzato rafforzamento delle missioni dell'esercito tedesco in Mali e nell'addestramento delle milizie curde Peshmerga in Iraq.

Parlando della crisi siriana, Merkel ha ricordato che "solo una soluzione diplomatica" può condurre a una soluzione. Dopo l'abbattimento del jet russo al confine turco è necessaria una "diminuzione della tensione": "Naturalmente ogni Paese ha il diritto di difendere il proprio territorio, ma abbiamo detto al governo turco di fare di tutto per arrivare a un allentamento della tensione", ha aggiunto.

"La collaborazione della Turchia è fondamentale per la questione dei profughi", ha poi detto Merkel, sottolineando l'importanza del prossimo vertice Ue-Turchia. In questa nuova collaborazione verranno trattate questioni come una liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi e l'impulso al processo della Turchia verso l'Ue.

"Ma Turchia e Grecia sono partner della Nato e non ci può lasciare indifferenti il fatto che al confine fra due Paesi Nato fiorisca il traffico illegale di migranti", ha aggiunto. "Il semplice isolamento non risolverà il problema dei profughi", ha concluso la cancelliera, recuperando la proposta di "contingenti legali di migranti" per combattere l'illegalità e il contrabbando di uomini da concordare a livello europeo.

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