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"Il modo in cui è stato visto il referendum" in Grecia "non onora l'Europa", ha detto ancora il premier
ATENE - "Non caliamo gli stipendi e neanche le pensioni, anche se indirettamente con le tasse a l'aumento dell'iva c'è un taglio delle pensioni". Lo ha affermato il premier greco Alexis Tsipras in un'intervista alla televisione pubblica Ert.
"Il modo in cui è stato visto il referendum" in Grecia "non onora l'Europa", ha detto ancora il premier. Quanto all'accordo raggiunto a Bruxelles, ha dichiarato. "Si tratta di un accordo molto duro per il popolo ma, per vedere i lati positivi, vi è la totale copertura dei bisogni finanziari del Paese per 3 anni e alla fine del memorandum si parla di una eventuale ristrutturazione del debito". "Io mi assumo pienamente mie responsabilità, non ho intenzione di scappare, è mia intenzione far capire al popolo che non ho intenzione lasciare il paese nella catastrofe".
"La verità è che avremmo dovuto affrontare il tema delle pensioni, troika o no, in un modo o in un altro", ha però aggiunto Tsipras. "Non è normale - ha spiegato - che una persona vada in pensione a 45 anni o che le madri vadano in pensione 15 anni prima dell'età prevista".
"Per me questo accordo è migliore rispetto a quello del 25 giugno: prima si parlava di 18 miliardi per 5 mesi e poi un nuovo piano di austerità; ora, dopo il referendum, ci siamo assicurate entrare maggiori e stiamo parlando di crescita", ha detto ancora il premier ellenico, che ha precisato: "Ho considerato tutte le opzioni, compresi contatti con Russia e Cina".
"Farò tutto il possibile per tenere unita Syriza: non pretendo che l'accordo sia da considerarsi un successo ma metterò in chiaro che le opzioni erano limitate".
