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Lo afferma Makor Rishon, un quotidiano della destra religiosa
TEL AVIV - Nella previsione che il nuovo governo di Benyamin Netanyahu non sia proiettato verso la realizzazione della formula dei Due Stati, l'Unione europea ha messo a punto una serie di misure punitive. L'avvertimento giunge oggi da Makor Rishon, un quotidiano della destra religiosa.
Fra tali misure - secondo quanto ha appreso il giornale - figura la richiesta di "visti di ingresso in Europa" per le centinaia di migliaia di israeliani che risiedono oltre le linee di demarcazione del 1967: ossia in Cisgiordania, a Gerusalemme est e sul Golan. Quanti di essi detengano oggi la cittadinanza di un paese dell'Ue - aggiunge il giornale - rischiano di vedersela annullata. Makor Rishon trova significativo il caso di una cittadina olandese che di recente ha appreso che non riceverà più dal suo Paese un versamento mensile perché, le è stato spiegato, si è stabilita in Cisgiordania.
Queste e altre misure punitive, precisa il giornale, non riguardano il futuro immediato. Ma potrebbero essere attivate se i vertici dell'Ue giungessero alla conclusione che Israele sia recalcitrante di fronte ai rinnovati sforzi internazionali per una soluzione negoziata del conflitto con i palestinesi.
