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SIRIAPremier turco, "Il suo ingresso è una violazione"

11.05.15 - 12:55
Premier turco, "Il suo ingresso è una violazione"

DAMASCO - L'ingresso di ieri del premier turco Ahmet Davutoglu per 200 metri in territorio siriano per visitare il mausoleo di Suleyman Shah, il nonno del fondatore dell'impero ottomano, è "una violazione della legge internazionale e della sovranità della Siria".

Lo ha detto oggi il viceministro degli Esteri di Damasco, Faysal Mikdad, citato dalla Sana. Nel febbraio scorso soldati turchi erano penetrati per 40 km in Siria per spostare i resti di Suleyman Shah nel villaggio di Ashma.

Mikdad inoltre, in un'intervista telefonica con la televisione iraniana in arabo Al Mayadin, che trasmette da Beirut, è tornato ad accusare la Turchia di sostenere gruppi terroristi in Siria, compresi l'Isis e il Fronte al Nusra, la branca locale di Al Qaida.

Durante l'operazione del febbraio scorso, le truppe di Ankara, appoggiate dall'aviazione, avevano attraversato parti di territorio controllate dall'Isis, senza incontrare resistenza, per arrivare fino al mausoleo di Suleyman Shah, sulle rive dell'Eufrate, in un'area considerata come enclave turca in base ad un trattato del 1921 tra la Turchia e le autorità dell'allora Mandato francese in Siria.

I resti di Suleyman Shah erano quindi stati spostati in una nuova località a soli 200 metri dalla frontiera con la Turchia per motivi di sicurezza. Anche questa decisione è stata contestata da Mikdad.

"Alcuni mesi fa - ha sottolineato il vice ministro di Damasco - abbiamo inviato una lettera al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, sottolineando che se il governo turco era davvero interessato al valore storico della tomba, l'avrebbe spostata sul territorio della Turchia, e non l'avrebbe lasciata su quello siriano"

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