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L'alto commissario Onu per i rifugiati Antonio Guterres invita l'Europa a "cambiare marcia"
NEW YORK - "Non possiamo impedire alla gente di scappare per salvare la pelle. La scelta che abbiamo è di organizzare il loro arrivo, e di farlo in mondo umano", scrive sulla rivista Time l'alto commissario Onu per i rifugiati Antonio Guterres che oggi interviene in Consiglio di Sicurezza sulla crisi in Siria.
Alla luce dei naufragi nel Mediterraneo, la riunione del Consiglio acquista nuova valenza. Secondo Guterres il rischio per l'UE è di perdere i suoi principi fondamentali "con conseguenze che potrebbero ripercuotersi per anni". Il capo dell'UNHCR sostiene che l'Europa deve abbandonare l'illusione che può isolarsi dalla crisi: "La nostra regione sta vivendo il più grave disastro umanitario dalla Seconda Guerra Mondiale ma la nostra risposta resta indietro. È ora di cambiare marcia".
Guterres propone che l'Ue rilanci immediatamente una missione di ricerca e soccorsi sulle linee di Mare Nostrum e dà il benvenuto al rafforzamento delle operazioni Triton e Poseidon ma aggiunge che la sorveglianza dei confini non basta: "I profughi scappano per salvarsi la pelle. La scelta è come affrontare il loro arrivo, e come farlo in modo umano".
Anticipando le sue proposte in Consiglio di Sicurezza, Guterres sollecita le Nazioni occidentali a creare alternative legali all'ingresso, ad esempio programmi di riunificazione familiare e visti di studio. Senza alternative realistiche, gli sforzi internazionali contro il traffico di persone sono destinati a fallire, sostiene il capo dell'UNHCR.
