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Ma l'annuncio è stato subito contestato dal partito Sinistra Democratica il quale ha annunciato che in Parlamento voterà contro le riforme sul lavoro volute dalla troika mettendo così a repentaglio la fragile coalizione di governo al potere da soli quattro mesi.
"Abbiamo ottenuto tutto il possibile. Se le misure e il bilancio saranno approvati dal Parlamento la Grecia uscirà dalla crisi", ha spiegato Samaras dando l'annuncio dell'intesa. "D'ora in poi il problema è che cosa potrebbe succedere se l'accordo non sarà approvato dal Parlamento, perché in quel caso il Paese andrebbe verso il caos", ha aggiunto il primo ministro.
"Una tale eventualità sarebbe molto dolorosa per l'intero popolo greco sia sotto il profilo economico, ma ancor peggio sotto quello politico. Questi pericoli devono essere evitati. Adesso spetta al senso di responsabilità dei partiti e di ciascun deputato", ha concluso Samaras.
Sinistra Democratica ha detto subito "no" all'accordo con la troika affermando che "il nostro partito ha lottato sulla questione dei contratti di lavoro per proteggere i diritti dei lavoratori sostenendo posizioni concrete. La conclusione delle trattative con la troika non ci trova d'accordo. Sinistra Democratica rimane ferma nelle proprie posizioni" e, quindi, voterà contro le riforme del lavoro.
