"La scossa più forte delle ultime ore si è registrata alle 14.22, con magnitudo 3,6 e profondità 6,7 chilometri - precisa Sasso - questa come gli altri due sismi più forti registrati oggi riguarda la zona che si è attivata il 29 maggio".
L'andamento di oggi non presenta elementi diversi da quanto atteso dagli esperti: "scosse come queste sono normali dopo terremoti come quelli emiliani - sottolinea l'esperta - ma sono possibili anche sismi superiori a 4, e non si può escludere che ci siano scosse forti come quelle originarie".
I ricercatori sono ancora al lavoro per interpretare i dati sui diversi terremoti e capire meglio il sistema che li ha originati: "l'ipotesi prevalente, che stiamo cercando di valutare nel dettaglio, è che si siano attivati due frammenti di una stessa struttura in tempi diversi - spiega la sismologa - è un fenomeno che abbiamo registrato anche in altre situazioni precedenti".