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ITALIATerremoto, l'esperto: "Sarà una sequenza sismica lunga"

30.05.12 - 22:05
Per gli esperti potrebbero esserci altre scosse, e dureranno mesi. Perfino anni
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Terremoto, l'esperto: "Sarà una sequenza sismica lunga"
Per gli esperti potrebbero esserci altre scosse, e dureranno mesi. Perfino anni

MODENA - Potrebbe essere una sequenza lunga, che potrebbe durare mesi e perfino anni, quella attivata dai terremoti in Emilia del 20 e 29 maggio. Non si esclude nemmeno che possano avvenire altre forti scosse. Non è una previsione, ma la probabilità calcolata alla luce di quanto è avvenuto nel terremoto del 1587, l'ultimo grande evento sismico avvenuto in Emilia. Naturalmente non esistono dati registrati dai sismografi, ma cronaca storica della descrizione di quanto è avvenuto.

"Sarà una sequenza sismica lunga, che potrebbe durare mesi o anni, con sequenze di magnitudo confrontabile alla scossa principale", ha detto il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Stefano Gresta. "Dal punto di vista scientifico - ha proseguito - la sequenza rimanda a conoscenze passate" perchè "il terremoto è avvenuto in un'area che per centinaia di anni non ha visto terremoti. Per questo dobbiamo fare un atto di umiltà e recuperare documenti storici".

In questo caso il punto di riferimento è la descrizione del terremoto del 1570 ricostruita nel 1905 dal sismologo Mario Baratta. Da quei documenti emerge che le scosse durarono per nove mesi, nei quali non vi fu una giornata senza un terremoto percepibile dalla popolazione, dopo di che il ritmo delle scosse cominciò a rallentare, stabilizzandosi per i quattro anni successivi.

"Dopo il 1570 i terremoti sono stati regolarmente avvertiti dalla popolazione, al punto che spesso tentò di abbandonare quelle zone", ha spiegato il sismologo Warner Marzocchi, dell'Ingv. Solo a partire dal 1574 il ritmo cominciò a ridursi e i terremoti cessarono nel 1576. Le testimonianze storiche però da sole non bastano e parallelamente i sismologi elaborano modelli di probabilità basati su un grandissimo numero di dati e che permettono di descrivere il comportamento dei fenomeni sismici.

"Anche alla luce dei modelli probabilistici - ha detto Marzocchi - le sequenze tornano alla normalità dopo qualche anno. Un lungo periodo durante il quale si riducono progressivamente sia l'energia sia il numero di eventi. Tuttavia - ha concluso - anche quando è trascorso un lungo intervallo dal primo terremoto è ancora possibile che avvengano forti scosse".

 


 

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