Su quello che il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha definito un "piccolo grande evento", hanno lavorato il Governo italiano e la Commissione europea. Oggi la presentazione dei primi cinque bandi, alla presenza di Monti e di quattro ministri, e anche del 'Protocollo della Legalità' che ha tutte le intenzioni di impedire infiltrazioni della criminalità organizzata. "Presto potremo avviare i lavori", ha promesso Monti.
Prima di tutto, per Monti, "affinchè uno scenario nuovo si apra è necessario che Pompei rimanga in piedi". E c'è di più, "il progetto costituisce un prototipo del metodo che questo Governo ha scelto di adottare per tutto il Sud".
Un metodo, ha spiegato il premier, "che mira ad affrontare le cause e le conseguenze del mancato sviluppo moltiplicando i casi di 'buona amministrazione' che attraggono investimenti innovatori".
"Faremo vivere" Pompei "bene dell'umanità, un simbolo", promette il ministro per i Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi, che apre agli sponsor privati, ma, avverte, "sotto la regia dello Stato". "Bisogna ricostruire la fiducia per rilanciare lo sviluppo", ha esortato il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca; "serve legalità", ha aggiunto Francesco Profumo, ministro dell'Istruzione.