GERMANIAIn Germania scoppia il caso Wulff

BERLINO - In Germania non si placano le polemiche sul presidente della Repubblica federale. Christian Wulff da martedì è nel mirino della stampa per aver negato, da governatore della Bassa-Sassonia, rapporti d'affari con un amico milionario da cui, secondo le rivelazioni odierne di Der Spiegel smentite dall'avvocato del presidente, avrebbe ricevuto un prestito.

È proprio per la paternità del credito da 500mila euro, altrimenti legittimo, che si addensano nubi sulla credibilità di Wulff. Con una durezza di spirito tutta protestante, al presidente viene contestato di aver 'aggiratò la verità sui suoi rapporti con l'imprenditore. Rispondendo a un'interrogazione del parlamento della Bassa-Sassonia Wulff aveva negato ogni legame d'affari con Geerkens, omettendo di citare il prestito a tasso agevolato che oggi ammette di aver ricevuto dalla moglie dell'amico. E dicendosi, ieri, "dispiaciuto" per l"'impressione sbagliata" suscitata dalla vicenda.

Per Spiegel, invece, la paternità del credito sarebbe proprio di Egon Geerkens e non della moglie Edith. Sebbene il prestito sia stato infatti trasmesso da un conto corrente a lei intestato, scrive il sito del settimanale citando direttamente un colloquio con Egon Geerkens, sarebbe stato quest'ultimo a definirne ogni particolare. Del resto Edith Geerkens non aveva patrimoni rilevanti quando sposò l'attuale marito negli anni '90, da allora non lavora, e i due sono in regime di separazione dei beni. Wulff ha contestato, tramite un avvocato, la ricostruzione dei fatti proposta da Spiegel.