Il falso negozio dell'Ikea è stato trovato a Kunming, la stessa città del sud della Cina al centro dello scandalo dei falsi "Apple Store". Il negozio usa gli stessi colori dell'Ikea, il giallo e il blu, e tutta la sua struttura - dalla caffetteria alla disposizione della merce - è modellata sui punti di vendita dell'impresa svedese. "Si tratta di un nuovo fenomeno - ha commentato Adam Xu, uno studioso del mercato cinese di Hong Kong - era abituale trovare in Cina un gran numero di prodotti falsi ma ora vediamo dei falsi anche sul versate della commercializzazione dei prodotti".
I noti "pirati" cinesi - famosi nel mondo per aver copiato un gran numero di prodotti occidentali, dalle borse di Prada alle scarpe della Nike - sembrano aver scoperto l'importanza del modo nel quale vengono presentati e venduti al pubblico. Insomma, delle marche occidentali popolari tra i consumatori cinesi, si copia ormai tutto, negozi compresi. Il falso Ikea di Kunmig, ad esempio, si chiama "11furniture", che in cinese si dice "shiyi jiaju". In cinese, l'Ikea è chiamata in modo molto simile, "Yijia Jiaju". In Cina l'impresa svedese ha nove magazzini "veri", nelle metropoli come Pechino e Shanghai e in alcune delle città più ricche del sudest.