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E hanno negoziato la pace, almeno per quanto riguarda l'altopiano al confine fra Siria e Libano
BEIRUT - Gli Hezbollah libanesi annunciano «la liberazione» di una parte dell'altopiano di Arsal, al confine tra Siria e Libano, contestualmente all'accordo raggiunto con miliziani qaidisti locali.
Questi ultimi, dopo la sconfitta militare, hanno accettato di ritirarsi nella regione nord-occidentale siriana di Idlib, dove il regime siriano e i suoi alleati russi e iraniani stanno ammassando da mesi i miliziani anti-governativi sconfitti e arresi alle offensive lealiste.
I media libanesi annunciano stamani che dopo sei giorni di manovre militari ad Arsal, è entrato stamani in vigore alle 6 ore locali (le 5 in Italia) il cessate il fuoco, a cui segue il trasferimento "in sicurezza" dei miliziani, che resistevano nell'altopiano dal 2012.
I miliziani saranno trasferiti in Siria, verso Idlib, tramite il valico frontaliero di Masnaa, tra i due paesi. E a supervisionare le operazioni c'è il generale libanese Abbas Ibrahim, capo della Sicurezza generale, una delle agenzie di controllo libanesi.
L'altopiano di Arsal rimane in parte controllato ancora da miliziani che si dicono affiliati all'Isis. E in Libano si discute adesso su chi, tra Hezbollah o esercito governativo, debba prendere l'iniziativa per "bonificare" quel resta di Arsal.
