Cerca e trova immobili

BELGIOBruxelles, esplosione alla stazione centrale

20.06.17 - 21:53
Il presunto attentatore, con una cintura esplosiva, è stato neutralizzato dai militari. La situazione è sotto controllo. Un testimone: «Urlava Allah Akbar»
Keystone
Bruxelles, esplosione alla stazione centrale
Il presunto attentatore, con una cintura esplosiva, è stato neutralizzato dai militari. La situazione è sotto controllo. Un testimone: «Urlava Allah Akbar»

BRUXELLES - Ancora terrore in Belgio. Ancora paura a Bruxelles. Dopo gli attentati che insanguinarono l'aeroporto e la metropolitana il 22 marzo del 2016, un'esplosione è stata udita martedì sera attorno alle 21.00 nei pressi della stazione centrale della capitale belga. La zona è stata immediatamente evacuata così come la vicina Grand Place, uno dei luoghi turistici più frequentati della città.

Abbattuto dai soldati - La deflagrazione - secondo quanto riportano vari media locali - sarebbe stata causata da un attentato fallito. Un uomo, con una cintura esplosiva e uno zaino, è stato neutralizzato prima che potesse entrare in azione dagli spari esplosi da alcuni militari che pattugliavano la zona. La polizia su Twitter parla di un «incidente» con una persona, assicurando che la «situazione è sotto controllo», mentre l'ufficio delle procura belga specifica che non ci sono stati feriti tra i civili. Restano per ora chiuse le linee 1 e 5 della metropolitana. Gran parte del centro cittadino è stato evacuato.

«Ha gridato Allah Akbar» - Un dipendente della Società Nazionale delle Ferrovie belghe ha vissuto in prima persona il tentativo di attacco kamikaze e le scene di panico successive alla deflagrazione. «Ho sentito qualcuno che gridava. Inizialmente non ho prestato attenzione. Poi ho sentito urlare Allah Akbar. E c'è stata l'esplosione».

«Il primo ministro Charles Michel e il ministro degli Interni Jan Jambon seguono la situazione dal centro di crisi», ha detto il portavoce governativo, Frédéric Cauderlier.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE