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ITALIADroga sul darknet, arresti in 25 province

28.04.17 - 10:07
Le indagini, coordinate dalle procure di Lecco, Bergamo e Pisa, sono durate 15 mesi
Keystone
Droga sul darknet, arresti in 25 province
Le indagini, coordinate dalle procure di Lecco, Bergamo e Pisa, sono durate 15 mesi

ROMA - La polizia italiana ha eseguito arresti e perquisizioni in 25 province nei confronti di soggetti che, a vario titolo, avrebbero gestito il traffico e lo spaccio di droga sul darknet, la parte nascosta e anonima di internet dove si può trovare merce di ogni tipo.

Le indagini, condotte dal Servizio centrale operativo e dalla squadra mobile di Lecco coordinati dalle procure di Lecco, Bergamo e Pisa, sono durate 15 mesi, con gli agenti che hanno operato sotto copertura, riuscendo così a monitorare molti degli arrestati. Tra loro c'era anche chi pubblicizzava la propria attività con dei video nei quali si vede la droga nascosta all'interno di oggetti di uso comune, come statuine o cellulari.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Lecco, cominciate nel gennaio del 2016, hanno consentito, anche con attività sottocopertura online, di ottenere elementi a carico di un italiano, un brasiliano e un albanese, che spacciavano hashish, cocaina, marijuana e droghe sintetiche, offerte nel darknet sul sito "I.D.C." e piattaforme simili.

Nel darknet - spiegano gli investigatori - sono presenti venditori, operanti da ogni parte del mondo, che, servendosi dell'anonimato offerto dal sistema, commercializzano stupefacenti e merce illegale di ogni tipo, ricevendo ordinativi e pagamenti con "criptovalute" come il bitcoin, e spedendo i prodotti in plichi anonimi. Il sito I.D.C., acronimo di "Italian Darknet Community" è il principale luogo di incontro virtuale per venditori ed acquirenti italiani nel deepweb, ed è frequentato da migliaia di navigatori alla ricerca di droga e prodotti clandestini: nel corso dell'inchiesta è infatti emersa anche un'attività di vendita di armi, documenti contraffatti, denaro falso, software impiegati per accessi abusivi a sistemi informatici e carte di credito clonate.

Un italiano arrestato è stato segnalato dalle Autorità americane come trafficante di droga già coinvolto in indagini condotte dal Fbi. che avevano portato nel 2013 alla chiusura del blackmarket "Silk Road".

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