«Le precauzioni prese nel quadro delle operazioni antiterrorismo sono mirate a proteggere i cittadini dal Pkk e sono legali, necessarie e proporzionate», scrive il ministero dell'Interno
ISTANBUL - Il governo di Ankara respinge le accuse a un mese e mezzo dalla pubblicazione di un duro rapporto di Amnesty International, che denunciava la Turchia per aver provocato mezzo milione di sfollati civili e la distruzione di migliaia di abitazioni private nel corso delle operazioni militari contro il Pkk nel sud-est del Paese a maggioranza curda, avviate nell'estate 2015.
«Le precauzioni prese nel quadro delle operazioni antiterrorismo sono mirate a proteggere i cittadini dal Pkk e sono legali, necessarie e proporzionate», scrive il ministero dell'Interno, che accusa i ribelli curdi di usare i civili come scudi umani e occupare le case di quelli che si oppongono alla loro lotta contro Ankara.
Nei mesi scorsi, il governo turco aveva già respinto le accuse di violazioni dei diritti umani nella lotta al Pkk, avanzate a più riprese da ong locali e internazionali.