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TURCHIASiria, la Turchia interverrà nel nord e a Raqqa

22.10.16 - 16:56
Siria, la Turchia interverrà nel nord e a Raqqa

ANKARA - La Turchia allargherà le proprie operazioni nel nord della Siria, entrando con proprie truppe in città come al-Bab, Manbij and Raqqa. Lo ha annunciato oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, affermando che "non ci sono altre scelte" se non conquistare al Bab e Manbij, nonostante le critiche internazionali.

"Dobbiamo preparare un'area libera dal terrorismo", ha spiegato. Erdogan ha anche aggiunto che soldati turchi sono pronti ad unirsi alla coalizione guidata dagli Stati Uniti per liberare Raqqa dai miliziani dell'Isis. Mai però - ha precisato - al fianco dei curdi siriani, i quali sono considerati da Ankara un prolungamento degli indipendentisti curdi in Turchia. Lo scorso mercoledì aerei turchi hanno bombardato postazioni curde a nord di Aleppo.

Nessun ruolo per la Turchia - Il primo ministro iracheno Haidar al Abadi ha respinto oggi, durante una visita a Baghdad del segretario alla Difesa Usa Ashton Carter, le pressioni americane per lasciare che la Turchia svolga un ruolo nell'offensiva per strappare all'Isis la città di Mosul.

«Quella per Mosul è una battaglia irachena, condotta ed eseguita da iracheni, che presto libereranno Mosul senza permettere a nessuno di interferire con i loro piani», ha affermato Abadi dopo un colloquio con Carter.

Ieri, dopo avere incontrato i dirigenti turchi ad Ankara, il segretario alla Difesa Usa aveva parlato di «un accordo di principio» per permettere alla Turchia di avere un ruolo nell'offensiva. «Non è vero - ha affermato Abadi - perché una delegazione è venuta a Baghdad, abbiamo avuto colloqui ma non abbiamo ritenuto adeguate le loro proposte».

Da parte sua Carter ha sottolineato che durante il colloquio con Al Abadi si è discusso anche dei «passi da intraprendere per riportare la stabilità e la normalità nelle aree che saranno liberate dall'Isis». Un riferimento quindi alle temute tensioni tra le diverse forze impegnate nella guerra al 'Califfato', con interessi diversi e spesso contrapposti: le truppe regolari di Baghdad, i Peshmerga curdi, le milizie di volontari sciiti e quelle dei sunniti.

Dallo scorso anno truppe turche sono schierate a Bashiqa, una trentina di chilometri a nord-est di Mosul, dove addestrano migliaia di miliziani sunniti arabi.

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