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ITALIA«Qui non c'è più niente. Vogliamo fuggire da quest'incubo»

26.08.16 - 08:38
Il terzo giorno. Questa mattina di nuovo una forte scossa. Lo sfogo nelle tendopoli dopo il sisma che ha devastato la valle del Tronto. Le testimonianze raccolte dal nostro inviato
Foto tio/20min
«Qui non c'è più niente. Vogliamo fuggire da quest'incubo»
Il terzo giorno. Questa mattina di nuovo una forte scossa. Lo sfogo nelle tendopoli dopo il sisma che ha devastato la valle del Tronto. Le testimonianze raccolte dal nostro inviato

GRISCIANO – Si sono risvegliati da un incubo, questa mattina, gli (ex) abitanti di Grisciano. Ma l'incubo è ancora lì, davanti agli occhi. I pick-up della Protezione civile, le colonne dei mezzi di soccorso. Le macerie del paesino, a pochi km dall'epicentro del sisma del 24 agosto. E le scosse, ancora: l'ultima alle 6.30, molto forte. Poi un'altra, più lieve, alle 7.00. Le abbiamo sentite mentre facevamo delle foto alle macerie di Pescara del Tronto, paese completamente distrutto. «Ci siamo svegliati di soprassalto, la tenda tremava tutta» spiega Francesco, 41 anni, padre di famiglia.

La sua casa, nel nucleo del paesino (140 abitanti nella valle del Trento) è stata risparmiata dal sisma del 24 agosto. Ma non se l'è sentita di tornarci. «Non ho portato via niente, tranne me e i miei figli. Si tratta di un edificio nuovo e ha retto. Altri non sono stati così fortunati». Tutte le abitazioni storiche del piccolo paese a due passi da Amatrice sono crollate o pericolanti.

«Ormai il paese non c'è più, chi poteva se ne è già andato a Roma, a Ascoli» commenta un altro residente. Molti non hanno aspettato nemmeno il terremoto. «Prima c'è stata la crisi, i giovani sono emigrati perché qui il lavoro manca. Adesso non ci sono nemmeno più le case» si sfoga una signora con gli occhi rossi, accento dell'Est, un cagnolino al guinzaglio. «Diteci ora dove dobbiamo andare! Verremo in Svizzera a questo punto».

Chi non potrà andarsene è una signora anziana, 70 anni, rimasta travolta l'altroieri sotto le macerie della sua casa. E il signor Domenico, 59 anni, invalido. «Non la conoscevo, sono di un paese vicino, Taino» spiega. Ma il sisma l'ha sentito anche lui. «Ho pensato fosse la fine. È stato terribile. In casa ero da solo e Dio sa come mi sono trascinato fuori, strisciando. Grazie al cielo mi hanno trovato fuori di casa e mi hanno portato qui».

La tendopoli di Grisciano è una delle tante disseminate nella valle del Tronto: Acquasanta Terme, Arquata, Accumuli, Pescara del Tronto, Amatrice. Ogni paese ne ha una. «Ne paesi non è rimasto nessuno. Siamo grati ai soccorritori ma speriamo che questa situazione finisca in fretta» conclude Domenico. «La notte scende un freddo terribile. Questa notte ho dormito un'ora, due al massimo. E ci sono bambini e famiglie».

 

 

 

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