Cerca e trova immobili

SIRIALa città ribelle Daraya si arrende alle forze di Assad

26.08.16 - 07:06
È stata assediata per quattro anni dalle forze leali al presidente siriano
La città ribelle Daraya si arrende alle forze di Assad
È stata assediata per quattro anni dalle forze leali al presidente siriano

BEIRUT - Assediata per quattro anni dalle forze leali al presidente siriano Bashar al Assad, la città ribelle di Daraya, alle porte di Damasco, si è arresa.

Secondo fonti locali citate da vari media internazionali, gli insorti anti-regime, che hanno raggiunto un accordo con la controparte, consegneranno le armi e lasceranno Daraya in varie fasi. Recentemente le forze lealiste sono state accusate di bombardamenti indiscriminati su Daraya, con l'uso presunto anche di napalm.

In base all'accordo, riportato dai media siriani come dagli attivisti anti-regime e citato da Bbc e dal Guardian, a partire da domani, 700 ribelli potranno lasciare la città con le loro armi (senza consegnarle, come sembrava in un primo momento) e spostarsi a Idlib.

Mentre i 4.000 civili si consegneranno alle forze governative e verranno alloggiati in rifugi, anche se in molti temono rappresaglie e intimidazioni dei governativi contro i civili della città assediata.

"Il regime di Assad e i gruppi armati di Daraya si sono accordati su una tregua, che consentirà anche di evacuare i civili a partire da domani, venerdì", ha detto al Guardian un membro del consiglio cittadino.

La resa e la fine dell'assedio di Daraya segna un duro colpo per i ribelli "laici", come quelli dell'Esercito libero siriano (Els) e una vittoria strategica per Assad. L'accordo, dicono gli analisti, fa parte dei una nuova strategia del regime, che usa il "bastone e la carota" per incoraggiare i ribelli ad arrendersi.

"Siamo obbligati ad andarcene, ma le nostre condizioni sono deteriorate a tal punto da essere insopportabili", ha dichiarato all'Ap un attivista d'opposizione. "Abbiamo resistito per quattro anni in condizioni terribili, ma non possiamo più", ha aggiunto.
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE