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ITALIAImam radicalizzato espulso per motivi di sicurezza

27.07.16 - 13:40
L'uomo di 51 anni era seguito da tempo dalla Digos per il suo atteggiamento radicale. Non potrà tornare in Italia per 15 anni
Imam radicalizzato espulso per motivi di sicurezza
L'uomo di 51 anni era seguito da tempo dalla Digos per il suo atteggiamento radicale. Non potrà tornare in Italia per 15 anni

REGGIO EMILIA - Un imam marocchino di 51 anni, Mohammed Madad, residente fino a 6 mesi fa nel Reggiano e di recente nel Vicentino, è stato espulso dall'Italia su provvedimento del ministro dell'Interno per motivi di ordine pubblico e sicurezza dello Stato.

L'uomo era seguito da tempo dalla Digos (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali) della Polizia di Reggio Emilia per il suo atteggiamento radicale, e ultimamente i suoi sermoni a Noventa Vicentina avevano assunto un profilo sempre più antioccidentale. Il sospetto è che potesse anche agevolare il terrorismo internazionale.

Alle indagini che hanno portato all'espulsione dell'imam di Noventa Vicentina ha collaborato anche la polizia di Vicenza. Madad è stato prelevato ieri da casa, ed è stato imbarcato alle 22.40 su un volo in partenza da Fiumicino e diretto in Marocco. Proprio in ragione della sua sospetta pericolosità gli è stato inflitto il divieto di rientrare in Italia per i prossimi 15 anni.

L'accusa per l'imam di matrice salafita è di essere un sostenitore dell'Islam radicale. L'uomo era da qualche mese alla guida del Centro di preghiera e cultura islamica a Noventa Vicentina, dove era arrivato alla fine dell'anno scorso da Carpineti, sull'Appennino Reggiano. A Reggio Emilia seguiva una comunità religiosa in località Gatta. Una volta trasferito nel Vicentino, gli accertamenti della polizia - cui era stato segnalato dai colleghi reggiani - hanno constatato la progressiva radicalizzazione dell'imam, i cui sermoni sono diventati sempre più antioccidentali e violenti, miranti anche all'indottrinamento dei minori della comunità.

Madad - che prima di diventare esclusivamente imam aveva fatto l'operaio in una azienda alimentare e poi aveva tentato senza successo di aprire una macelleria islamica - tra le altre cose, in cambio di denaro, faceva anche dei presupposti "rituali magici".

 

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