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FRANCIAMorte Adama, terza notte di tensioni nella banlieue di Parigi

22.07.16 - 11:53
Arresti e macchine incendiate, assalti alla polizia. Alle 17 è stata fissata una marcia bianca in ricordo del ragazzo
Morte Adama, terza notte di tensioni nella banlieue di Parigi
Arresti e macchine incendiate, assalti alla polizia. Alle 17 è stata fissata una marcia bianca in ricordo del ragazzo

PARIGI - Terza notte di tensione in Val-d'Oise, nella banlieue di Parigi, dopo la morte del giovane Adama Traoré durante un fermo di polizia.

Cinque individui sono stati fermati nella notte dagli agenti, ma poi lasciati liberi di andare. Incendiate sei auto nei comuni di L'Isle-Adam, Champagne-sur-Oise, Bernes-sur-Oise e Beaumont-sur-Oise, e due pompe di benzina. Nelle due stazioni di servizio il fuoco è stato "rapidamente" domato dai vigili del fuoco, assicurano le autorità transalpine.

A Persan, un'auto della Gendarmerie Nationale è stata bersaglio di "tiri ad aria compressa". Il n.2 della prefettura locale, Jean-Simon Mérandat, ritiene però che la situazione sia "molto più calma" rispetto alle due notti precedenti. Alle 17 è stata fissata una marcia bianca in ricordo del ragazzo.

Ieri, l'esito dell'autopsia praticata sul corpo di Adama, fermato a inizio settimana per sospetta estorsione, ha scartato una possibile responsabilità delle forze dell'ordine. Secondo il procuratore di Pontoise, l'autopsia rivela che Adama soffriva di una "infezione molto grave" su "diversi organi" e il medico legale non ha trovato "tracce di significative violenze sul corpo" del defunto, ha aggiunto.

Per l'avvocato della famiglia, Karim Achoui, "l'infezione "non spiega le cause della morte". Il legale radiato dall'ordine degli avvocati in Francia ma iscritto al foro di Algeri ha detto che chiederà una contro-perizia e si opporrà al permesso di seppellire Adama. Una marcia bianca in omaggio al ventiquattrenne è stata fissata per oggi alle 17:00 a Beaumont-sur-Oise. Anche la sorella gemella di Adama, Hawa Traoré, non crede alle conclusioni dell'autopsia ma cerca di placare gli spiriti dei giovani di banlieue: "troveremo la verità, calmatevi ragazzi".

La vicenda richiama alla memoria la tragica morte di Zyed e Bouna, due adolescenti morti in una centralina elettrica per nascondersi dalla polizia. Un dramma che dieci anni fa, il 27 ottobre del 2005, scatenò due settimane di rivolte in banlieue.

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