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FRANCIALa polizia sblocca una raffineria, intaccate le riserve

25.05.16 - 09:49
Il sito era bloccato da giovedì per protesta contro la legge di riforma del lavoro. La penuria di carburante si avverte anche a Parigi
La polizia sblocca una raffineria, intaccate le riserve
Il sito era bloccato da giovedì per protesta contro la legge di riforma del lavoro. La penuria di carburante si avverte anche a Parigi

PARIGI - Nuovo assalto della polizia, oggi all'alba, a un deposito strategico di carburante bloccato dai sindacalisti della CGT, a Douchy-les-Mines, nel nord della Francia. Il sito era bloccato da giovedì per protesta contro la legge di riforma del lavoro.

La situazione è tesa, la penuria di carburante, dopo Nantes, Rennes e Le Havre, si avverte anche a Parigi. Francis Duseux, presidente dell'Unione industrie petrolifere (UFIP), ha ammesso che da due giorni sono intaccati gli stock di riserva.

L'intervento a Douchy, sito strategico vicino a Valenciennes (dipartimento del Nord) bloccato da circa 80 militanti del sindacato CGT, è cominciato alle 5. Una ventina di blindati di agenti di polizia in assetto antisommossa sono stati mobilitati per l'operazione, la terza del genere da ieri.

L'azione è stata veloce, sono stati utilizzati gli idranti e i sindacalisti non hanno fatto troppa resistenza. Quasi contemporaneamente, gruppi di sindacalisti hanno bloccato il Ponte di Normandia, che collega Le Havre - porto dove i blocchi si moltiplicano da giorni - a Honfleur.

Camion e automobili vengono fermati, passare da una riva all'altra della Senna è questa mattina impossibile. Ai microfoni di RMC, Duseux ha parlato di "situazione tesa" alla quale "contribuiscono anche i consumatori". I quali, presi dal panico di restare a secco, hanno aumentato i consumi medi di tre-cinque volte. "Non eravamo preparati, la domanda è tale che non riusciamo a soddisfarla. Da due giorni, visti i problemi alle raffinerie, abbiamo cominciato ad intaccare gli stock di riserva".

Il braccio di ferro tra il governo del socialista Manuel Valls e il sindacato più duro, la CGT, è diventato scontro a 360 gradi: tutte le 8 raffinerie del paese sono in sciopero, dal 31 cominciano i treni (fermi a tempo illimitato), dal 3 al 5 giugno non decolleranno gli aerei.

Ormai una media di una pompa di benzina su 4 è in penuria di carburante. Una situazione che, come avviene regolarmente, viene aggravata da migliaia di auto e camion che si mettono in fila per ore con il terrore di restare a secco.

Valls, che lunedì aveva denunciato "la Francia in ostaggio", ha mantenuto la promessa di intervenire per sgomberare chi blocca i depositi. La CGT tenta la carta della paralisi dell'economia per ottenere il ritiro della riforma.

Ili presidente François Hollande ha ribadito che la legge El Khomri sul lavoro "non sarà ritirata" e che gli oppositori "sono una minoranza".

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