Il direttore dell'Amministrazione generale delle indagini di Giza esclude che il giovane italiano sia stato accoltellato o ucciso con un'arma da fuoco
IL CAIRO - Il direttore dell'Amministrazione generale delle indagini di Giza, il generale Khaled Shalabi, ha sostenuto che «non c'è alcun sospetto crimine dietro la morte del giovane italiano Giulio Regeni, il cui corpo è stato ritrovato sulla strada desertica Cairo-Alessandria»: lo riporta il sito egiziano 'Youm7'.
In dichiarazioni esclusive al sito, il generale ha indicato che le indagini preliminari parlano di un incidente stradale e ha smentito che Regeni «sia stato raggiunto da colpi di arma da fuoco o sia stato accoltellato».