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ITALIAInsulti e bottiglie di urina contro un campo profughi di Lecco

01.10.15 - 10:27
Sarebbero diverse le spedizioni a sfondo razzista avvenute in questi giorni
Insulti e bottiglie di urina contro un campo profughi di Lecco
Sarebbero diverse le spedizioni a sfondo razzista avvenute in questi giorni

LECCO - Spedizioni a sfondo razzista si sarebbero verificate in questi giorni al campo profughi di Lecco, nella zona del Bione, a sud di un centro sportivo, dove sono state montate le tende per decine di migranti. Si è trattato di azioni in auto di persone che hanno pronunciato insulti razzisti e soprattutto, in più di un'occasione, hanno lanciato anche delle bottiglie riempite con urina.

Lo si è appreso al campo del Bione mentre sono arrivati nelle ultime ore i primi cinque container acquistati dalla fondazione Arca, destinando parte delle somme messe a disposizione dal ministero italiano per i richiedenti asilo.

"C'è sempre qualche malintenzionato che pensa sia giusto passare e proferire insulti contro i profughi e chi li aiuta. Chiaramente accade sempre e solo con le auto in corsa", spiega Massimo Chiodini, il responsabile del campo profughi per conto della Fondazione Arca.

"È dai primi giorni dell'allestimento della tendopoli che qualcuno esprime il suo dissenso in questo modo - aggiunge - La frequenza dipende dagli impegni dei 'simpaticoni' che scorrazzano con le auto. Si va dagli insulti alle bottiglie di urina. Questa forma di protesta è più rara, più spesso passano, insultano e se ne vanno a tutto gas".

I responsabili del campo e i migranti cercano di minimizzare, si sforzano di essere ottimisti anche se questi episodi di intolleranza preoccupano. Resta il fatto che molte realtà locali si prodigano per dare il loro contributo all'ospitalità e in generale la presenza dei profughi non ha creato finora problemi.

Anzi, in alcune realtà locali come a Olginate (Lecco) gli abitanti della frazione di Capiate, dove 14 richiedenti asilo sono rimasti per un mese nelle ex scuole, si sono mostrati molto solidali, donando vestiti, cibo e organizzando anche momenti di socializzazione con i migranti.

Intanto, sempre nel Lecchese, gli Scout hanno messo a disposizione dei profughi di stanza ai Piani Resinelli (36 persone) un loro edificio in modo che possa essere gratuitamente utilizzato per tenere dei corsi d'italiano e svolgere altre attività.

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