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GERMANIADisoccupata scarica i suoi mobili davanti all'Ufficio del lavoro

03.06.15 - 10:23
Donna disperata ha espresso così la sua protesta contro il personale dell'Ufficio disoccupazione di Saarbrücken
Disoccupata scarica i suoi mobili davanti all'Ufficio del lavoro
Donna disperata ha espresso così la sua protesta contro il personale dell'Ufficio disoccupazione di Saarbrücken

SAARBRÜCKEN - E' arrivata davanti all'Ufficio del lavoro con un camioncino e ha scaricato dal cassone ribaltabile mobili e suppellettili sulla strada. E' stata questa la forma di protesta di una donna disperata che, disoccupata da un anno e indebitata, ha manifestato il suo disagio contro il JobCenter, che più o meno corrisponde al nostro Ufficio Regionale di Collocamento.

La 43enne, che vive insieme al figlio adulto e a un conoscente in una stanzetta a Saarbrücken ed è finita nel buio tunnel dell'assistenza (il famigerato Hartz IV), non ce la faceva più a sopportare il trattamento subito, a suo dire pessimo, da parte del personale del Jobcenter di Saarbrücken.

I suoi mobili, che arredavano il suo vecchio appartamento, erano stati depositati in un garage e stavano ammuffendo. Il problema è che il proprietario del box ha deciso di scindere il contratto di affitto e di conseguenza ha ordinato lo sgombero del garage. Vista la situazione di estrema difficoltà, alla donna non è rimasto altro che rendersi protagonista di un gesto plateale, che potesse attirare l'attenzione dell'opinione pubblica.

L'intenzione è riuscita. Del suo caso ne ha parlato anche la Bild-Zeitung, che ha pubblicato una fotografia in cui è raffigurato il camioncino con il pianale ribaltato e i mobili sulla strada.

La strada del JobCenter è rimasta inaccessibile completamente. La polizia giunta sul posto ha trattenuto la donna per l'identificazione e poi lasciata libera.

A sgomberare la strada dai suppellettili sono stati i netturbini del comune. Per la donna si prospetta una multa salata e dovrà accollarsi i costi di sgombero e pulizia.

Alla 43enne non resta che sperare nella solidarietà dei cittadini di Saarbrücken.

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